Il processo di comunicazione | ANV blog
La comunicazione acquista un’importanza determinante nel processo di socializzazione dell’individuo, che riceve in modo diretto un bagaglio sempre più vasto di modelli, valori, atteggiamenti culturali.
Il termine “comunicazione” può assumere significati diversi ed in questo caso verrà inteso nel senso di “trasmissione di un messaggio da un soggetto emittente ad uno o più soggetti riceventi”.
La comunicazione, intesa in questi termini, rappresenta uno degli aspetti fondamentali della vita umana, in quanto la società se ne serve per trasmettere ai suoi membri sentimenti, desideri, conoscenze ed esperienze che aumentano le probabilità stesse di sopravvivenza dell’uomo.
Il canale
La comunicazione si realizza ogni volta che una fonte emittente di messaggi (trasmettitore) emette dei segnali che vuol far arrivare ad uno o più destinatari (ricettori), servendosi di un determinato mezzo, definito “canale”.
Il canale è lo strumento attraverso il quale viaggia il messaggio indirizzato alla società, esso è il veicolo di natura fisica che rappresenta il collegamento fra la fonte di emissione del messaggio e il destinatario di questo.
I segnali trasmessi sono combinati secondo regole stabilite in precedenza e comunque accettate sia dal trasmettitore che dal ricettore. L’insieme di queste regole forma un sistema che prende il nome di “codice” . Vi sono:
Codici logici
Hanno la proprietà di rappresentare le funzioni intellettive dell’uomo, come i codici linguistici (linguaggio orale), paralinguistici (alfabeti, ideogrammi, geroglifici, linguaggio mimico, il codice morse etc.), codici scientifici che servono a classificare o a calcolare e che sono propri della matematica, della fisica, della chimica, etc.
Codici estetici
Sono quelli connessi al sentimento intimo e soggettivo che muove l’animo di fronte alla realtà (codici artistici e letterari).
Codici sociali
Riguardano l’individuo inserito nella società, possono essere segni d’identità (nomi, soprannomi, uniformi) oppure possono essere segni di cortesia (saluti o altre forme dettate dal galateo), segni di carattere sociale più ampio (riti, feste, cerimonie, mode, giochi, etc.).
Funzione della comunicazione
Il fine principale della comunicazione è quello di trasmettere un messaggio che viaggia attraverso un canale, cioè un mezzo con cui i messaggi sono introdotti nella sfera sociale. Fra i canali di comunicazione acquistano maggiore importanza quelli sonori e visivi, poiché essi possono realizzare anche a distanza il collegamento tra il trasmettitore e il ricevente del messaggio.
Un messaggio è costituito da un insieme di segnali che hanno bisogno di una precisa regolamentazione per confezionarlo. E’ quindi necessario un codice che organizzi i segnali in modo razionale e venga accettato in base ad una precisa convenzione sociale. Il sistema più universale di comunicazione di segnali è senz’altro il codice linguistico, inteso come insieme di parole dette e scritte in combinazioni diverse per trasmettere un significato. Le reti attraverso cui si svolgono le comunicazioni possono essere personali o interpersonali.
Sono interpersonali le comunicazioni che avvengono attraverso i mezzi di comunicazione di massa (cinema, televisione, radio, giornali, libri), sono al contrario reti personali quelle in cui vi è un alto grado di partecipazione tra fonte e destinazione del messaggio (conversazione, telefonica o personale, discussioni di gruppo, etc.)
Le fasi della comunicazione
Sia a livello personale che a livello interpersonale la comunicazione passa almeno attraverso cinque fasi che sono: la formazione, l’emissione, la trasmissione, la ricezione e l’interpretazione del messaggio.
Un momento importante è la formazione del messaggio, per cui si richiede una decodifica dello stesso, ma altrettanto importante è l’ultima fase, cioè l’interpretazione. Infatti se essa manca, abbiamo un’accettazione passiva del messaggio da parte del ricevente, mentre si dovrebbe verificare una decodificazione, cioè l’analisi dell’informazione e dell’idea che il soggetto emittente ha posto nel messaggio. Il ricettore in questo caso, può attribuire al messaggio un significato che non coincide con quello voluto dall’ emittente assumendo una posizione critica o addirittura di rifiuto. Dalla posizione assunta dal ricettore deriva una risposta diretta o indiretta (comunicazione di ritorno o feedback) che è alla base del processo di interazione (cioè le azioni o le comunicazioni tra due o più persone), verificatesi tra emittente e ricevente, e che dipende dalla capacità critica acquisita dall’ individuo durante il suo processo di socializzazione.
La comunicazione multimediale
Riassumendo il meccanismo attraverso cui avviene la comunicazione come detto servono due componenti fondamentali: L’Emittente e Il Ricevente. Queste componenti si abbinano attraverso un “canale” usando un codice che è conosciuto ad entrambe (emittente e ricevente), e che rappresenta una conversazione (per conversazione si intende una scelta comunemente accettata su un tema specifico, da duo o più persone. In questo caso il messaggio deve essere chiaro eleggibile al mittente e al ricevente).
Quindi l’emittente usando un codice invia il messaggio, il ricevente, che è a conoscenza del codice, recepisce e decodifica il messaggio dato. Se tutto procede secondo le intenzioni dell’emittente si attua la comunicazione, cioè un trasferimento più o meno intenzionale di informazioni dall’uno all’altro dei due protagonisti.
Ad esempio, se l’emittente ci propone l’immagine di un uomo vestito elegantemente, con lo sguardo puntato su un leggio sul quale sono predisposti degli spartiti musicali e che tiene in mano un bacchetta, il ricevente decodifica l’immagine secondo il proprio bagagli culturale e la sua condizione cognitiva. Infatti identifica nel personaggio che sta di fronte al leggio un direttore d’orchestra. Purtroppo la decodificazione non sempre avviene secondo le volontà dell’emittente, perché intervengono diversi fattori che disturbano la comunicazione, impediscono, rallentano, distorcono il passaggio delle informazioni. I disturbi possono riferirsi all’emittente, al canale o al ricevente. I disturbi che si riferiscono al canale sono quelli che più facilmente possono essere eliminati o attutiti attuando una comunicazione multimediale, cioè una comunicazione che prevede molti linguaggi e vari canali fra loro coordinati.
Ora proviamo ad elaborare l’esempio già posto secondo questo nuovo principio della comunicazione multimediale. L’emittente vuole far arrivare al ricevente un messaggio di questo tipo: il direttore d’orchestra dirige dei musicisti che stanno suonando. Se il canale visivo, cioè quello dell’immagine del direttore d’orchestra che compie i movimenti ritmati con le mani e la bacchetta e quella dei musicisti che suonano gli strumenti, non viene unito al canale sonoro, cioè quello della musica, non è possibile una corretta decodificazione del messaggio da parte del ricevente. Per avere la probabilità che il messaggio arrivi al ricevente con le stesse caratteristiche e dotato delle stesse intenzionalità con cui era partito dall’emittente, dobbiamo scegliere canali e linguaggi più idonei possibile al tipo di comunicazione e più adatti possibile alla situazione in cui essa si svolge (nell’esempio precedente quello sonoro e visivo).
Il linguaggio verbale
La preferenza che si è sempre accordata al linguaggio verbale, sia orale che scritto, ha varie cause, non ultima quella che non necessita di mezzi particolari oltre ad essere il più antico e quindi il più padroneggiato. La conferenza, il dibattito, la predica, la lezione, etc. si basano appunto sulla parola. Ma quanto di ciò che viene detto viene recepito nella giusta maniera? Diversi studi hanno dimostrato che solo una minima parte di informazione orale si trasferisce effettivamente al ricevente. La parola scritta risolve in parte alcuni inconvenienti, purtroppo però ne genera altri: maggiore rigidità, mancanza di tutto il contesto fisico che si ha nel discorso orale, assenza di reazioni nel ricevente immediatamente percepibili (feedback).
Tali limiti possono essere superati con una comunicazione con vari linguaggi e su vari canali scelti a seconda del tipo di messaggio che si vuole creare. Combinando opportunamente foto, video, etc., si ottiene dai vari linguaggi e canali un passaggio più efficace della comunicazione.
La parola si può improvvisare: per parlare non è necessaria sempre una preparazione lunga e meditata, soprattutto per chi è abituato al linguaggio verbale e quindi ha una padronanza del linguaggio. Il “pacchetto multimediale” invece necessita sempre, per sua natura, di programmazione e di coordinamento fra i vari canali e linguaggi: ciò non può essere improvvisato. Questo comporta da parte dell’emittente una riflessione, una preparazione più accurata, preparazione che permetta di conseguire con la massima efficacia gli obiettivi della comunicazione.
Il processo di comunicazione e la comunicazione multimediale
Uno dei concetti fondamentali della comunicazione multimediale è il rapporto tra immagine e spettatore. Qualunque sia la loro origine, tutte le immagini in movimento, mute o sonore, riprodotte fotograficamente o in elettronica, equivalgono ad una aggressione nei confronti di coloro che guardano le immagini proposte.
I centri ricettivi dello spettatore vengono stimolati a vari livelli, ad una reazione di decodificazione, di associazione, talvolta di analisi delle immagini. Quindi queste, a differenza delle frasi scritte, si indirizzano allo spettatore su diversi canali, stimolando la sua attenzione e provocando in lui forme diverse di lettura. Prendiamo l’esempio di un libro e quello di un film: nel libro le intenzioni, i sentimenti, le sensazioni dell’autore vengono comunicate al lettore attraverso il linguaggio scritto. Il far vedere le immagini in movimento, caratterizzate da rumori, accompagnate dalla musica e talvolta spiegate con le parole, pone lo spettatore in una situazione di iper-recettività. La comunicazione attraverso numerosi canali e codici, si rivelerà quindi molto più incisiva di quella ottenuta attraverso un unico canale.
Grazie per l’attenzione,
ANV team